Attività fisica, aria salubre, relax, sana alimentazione, massaggi, no stress, no fumo, no alcol, ecc. ecc. Recentemente si sono aggiunte le centrifughe, il limone, lo zenzero, la curcuma, la vitamina D, le tisane di ogni genere, lo yogurt probiotico, il magnesio, la meditazione, lo yoga, la pratica, la bioenergetica; e poi acqua, tanta acqua, ettolitri di acqua.
Arriva anche qualcuno che ti garantisce una splendida vita sino a 120 anni, in special modo se assumi integratori commercializzati da lui stesso. Ma riusciremo veramente a vivere così a lungo? E soprattutto riusciremo a prolungare la nostra esistenza in buone condizioni generali, in particolar modo coscienti, autosufficienti e senza gravi acciacchi?
E allora vi spiego brevemente com’è veramente la faccenda.
Bisogna anticipare che le uniche e indispensabili esigenze vitali di tipo corporeo sono tre: muoversi, non ipernutrirsi e dormire sufficientemente bene.
Accade però che pur rispettando tutte le migliori regole, chiunque può avere inaspettatamente un infarto, un grave evento neurologico o una qualsiasi problematica neoplastica. Quindi, punto primo: a nessuno è garantito di poter vivere a lungo pur seguendo uno stile di vita ineccepibile.
L’aspetto che incoraggia coloro che organizzano con equilibrio il proprio stile di vita, è il secondo punto, ed è la probabilità statistica. Cosa significa? Significa che le percentuali statistiche di poter avere un serio problema di salute, o addirittura di morte, si riducono considerevolmente.
La persona sedentaria, quella che trasgredisce continuamente con l’alimentazione e che non dorme bene avrà sicuramente molte più probabilità statistiche di incappare in gravi problemi; a maggior ragione poi se si fuma e si beve come se non ci fosse un domani.
Il punto che fa la differenza, quello più significativo in assoluto, è il terzo punto: è riferito al presente, in particolare al tipo di quotidianità che si può vivere impegnandosi su alcuni fronti, impegno che garantirebbe sempre sensazioni di leggerezza, di energia, di buone capacità psico-fisiche generali, con la possibilità di “fare” e “andare” senza difficoltà e con un sistema immunitario forte e resistente. Quella sensazione insomma che ti accompagna favorevolmente giorno dopo giorno.
La sintesi di quanto detto è: puoi ammalarti o andartene in qualsiasi momento, ma se ti impegni senza neanche esagerare hai più probabilità di avanzare bene negli anni, e soprattutto, ma è soprattutto puoi goderti meglio il presente.
Rimane ovviamente sottinteso che ognuno fa della propria vita ciò che vuole, e soprattutto che ogni persona ha una sua singolare configurazione di benessere: per onestà intellettuale e per concludere, è giusto dire che difficilmente potrà realizzarsi uno stato di benessere ideale in situazioni economiche molto sofferte, oppure trascorrendo una vita piena di conflittualità, di insoddisfazioni e lamentele. Ma questo è un altro argomento.
Alfredo Stecchi
Dottore di Ricerca in Scienza dello Sport
Nutritional Sport Consultant
Dottore in Scienze Motorie