Metabolismo è una parola molto usata, e come spesso accade se ne fa un utilizzo errato.
Si tratta di un meccanismo basato su reazioni chimiche che si occupano del fabbisogno energetico di un essere umano: in particolare si vuole intendere la quantità di calorie necessarie per far fronte alle esigenze di ogni organismo, esigenze che vengono calcolate in funzione delle esigenze vitali a cui si sommano le necessità relative alle varie azioni della quotidianità:
- Energie per il metabolismo basale (calorie indispensabili a mantenere il corpo in vita e soddisfare tutte le necessità relative al mantenimento della temperatura corporea, all’attività degli organi nobili cuore e cervello, alla respirazione, alla digestione, ecc.)
- Energie per le attività quotidiane (calorie per lavorare, per studiare, per fare sport, per spostarsi da un posto all’altro, e per tante altre attività).
Il metabolismo è quindi quel meccanismo fisiologico che gestisce l’energia necessaria per garantire le funzioni vitali di base, mantenere quindi il corpo in vita, addizionata a quella necessaria per tutte le altre attività di ogni giornata.
Questo processo viene spesso tirato in ballo quando si parla di dimagrimento, o quando al contrario, si ingrassa: “non riesco a dimagrire di un solo grammo perché ho un metabolismo lento”, si sente dire frequentemente, e questo può essere vero in caso ad esempio di una disfunzione del centro di gestione del metabolismo, e cioè la tiroide.
Nella stragrande maggioranza delle volte se il metabolismo è lento oppure poco attivo, solo in rari casi sarà per un cattivo funzionamento della tiroide: il vero motivo è da attribuire allo stile di vita caratterizzato da scarso movimento e allo sconsiderato elogio del carboidrato, semplice o complesso senza discriminazione alcuna.
Per comprendere semplicemente il concetto basta immaginare quello che accade a una automobile di alta cilindrata con tanti cavalli al seguito, e viceversa a una macchina di bassa cilindrata con pochi cavalli che caratterizzano la potenza del proprio motore: è scontato immaginare che il consumo di carburante sarà nettamente maggiore per la macchina di grossa cilindrata, anche quando le due macchine sono ferme a motore acceso.
Ecco, il corpo umano con il suo metabolismo, devono essere a giusta ragione assimilati a queste due auto: il corpo allenato, con sufficienti quantità di massa biologicamente attiva (i muscoli), e il corpo con prevalenza di grasso con un consumo veramente irrisorio.
Alfredo Stecchi
Dottore di Ricerca in Scienza dello Sport
Nutritional Sport Consultant (MIUR-CNM)
Dottore in Scienze Motorie