Sostituire l’ansiolitico con la respirazione diaframmatica

Torna agli articoli

L’utilizzo facile di psicofarmaci ansiolitici è sempre più una pratica diffusa. Insonnia, stress, ansia e disagi vari vengono affrontati con l’utilizzo di ansiolitici in modo spesso autogestito e quindi assai improprio.

Nessuno si permette di contestare l’uso di psicofarmaci somministrati in casi indispensabili, ma l’assunzione sconsiderata senza che venga conclamato un vero e proprio disturbo è una tendenza sempre più in voga. Effettivamente ci sono giorni in cui il sonno si riduce sensibilmente, il respiro diventa piccolo e in alcuni momenti si cerca una respirazione più profonda, accompagnati da una forte compressione sulla bocca dello stomaco. Molto spesso poi, fastidiosi mal di testa ci perseguitano, il cibo viene evitato oppure ossessivamente cercato, e per non farsi mancare niente alcuni accusano anche del simpatico reflusso.

In quest’ottica la respirazione diaframmatica completa, riesce in realtà a ridurre l’incidenza di questi sintomi soprattutto al fine di evitare di prendere goccine suggerite da un’amica o pasticche trovate nella dispensa del padre o del nonno che soffrono di tachicardia o di insonnia.

La respirazione diaframmatica completa, a patto che venga impostata nel modo corretto, riesce infatti a calmare e a far provare sensazioni di relax veramente significative. Il diaframma è un muscolo importantissimo del nostro corpo e spesso poco conosciuto: il suo immobilismo ne causa una iper contrazione che va ad attivare un meccanismo deleterio per l’insorgenza di stati emotivi sfavorevoli.

Sentirne la presenza e sollecitarlo all’azione diventa l’aspetto centrale di questo genere di respirazione: il suo movimento di salita e discesa consentirebbe infatti una decontrazione di base, e in particolare durante l’abbassamento la cassa toracica trova spazio per ampliarsi molto di più e far entrare così maggiori quantità di ossigeno.

Tutti sanno quanto sia importante l’ossigeno per la vita di ogni essere umano e per la sua sopravvivenza di ogni istante. Ma non tutti però sono coscienti del fatto che la circolazione sanguigna trae vita proprio dalla respirazione così da favorire la vita cellulare di ogni singola parte del nostro corpo.

Tramite l’ossigeno si realizzano importanti funzioni di disintossicazione e soprattutto di incremento energetico. In più, tutte le strutture muscolari, tendinee e legamentose andrebbero incontro ad un stato di decontrazione e favorevole estensione.

Ecco allora che una piacevole sensazione di rilassamento e di leggerezza riesce a pervadere tutto il nostro corpo regalandoci una netta riduzione degli stati di tensione e di ansia.

Siamo d’accordo, la causa del nostro stato di disagio non troverà di sicuro immediata soluzione ma senza ombra di dubbio questo problema verrà affrontato da una prospettiva diversa e soprattutto ci farà sentire molto ma molto meglio.


Alfredo Stecchi
Dottore di Ricerca in Scienza dello Sport
Nutritional Sport Consultant (Miur-Cnm)
Dottore in Scienze Motorie



Gallery


Se vuoi avere informazioni su una tua problematica specifica clicca qui e contattami