Non tutti lo immaginano, ma il dramma per anziani e vecchi è doppio.
In questa terribile fase la popolazione anziana è sicuramente quella che starà vivendo i momenti di angoscia e paura più elevati in assoluto; le tristi percentuali mettono sempre in evidenza infatti la scomparsa di persone dai 70-75 anni in su, in prevalenza già affetti da altre patologie.
Dopo un’attenta analisi della questione però ci accorgiamo che il problema non è solo legato al rischio del contagio e al doversi concentrare esclusivamente sul pericolo virale.
Purtroppo così facendo, ci si distrae da ciò che sta accadendo ad ognuna di queste persone, in termini di decrementi dell’efficienza funzionale e in termini di riduzione delle difese immunitarie generali.
Trasferendo questo aspetto in proiezione futura, andando cioè a prevedere cosa potrà accadere quando si verrà lentamente a delineare quell’atteso momento di ripresa, verosimilmente ci troveremo di fronte ad una vastissima fascia della popolazione in gravissime condizioni psico-fisiche generali.
Partiamo dal conosciuto presupposto che il trascorrere degli anni è già di per sé un meccanismo degenerativo delle condizioni dello stato fisico generale di qualsiasi essere umano.
Le problematiche maggiori sono da riferirsi in particolare all’apparato locomotore, dove alla riduzione del tessuto muscolare (in particolare delle fibre bianche, quelle che più rappresentano i gradienti di forza di ogni organismo), va ad associarsi una perdita della densità ossea con processi di osteoporosi.
Da questo presupposto assistiamo allora che a causa della drastica riduzione di movimento, riduzione obbligata appunto dalla necessità di isolamento, questi due processi degenerativi vengono ad accelerarsi in modo drammatico.
La perdita di massa muscolare e di consistenza ossea è spessissimo correlata con la riduzione dell’equilibrio, tutte condizioni che portano alla preoccupante questione delle cadute con susseguenti fratture o lesioni articolari. Questo evento, soprattutto poi quando è aggravato da un intervento operatorio, va a scatenare una serie di effetti che portano alla morte con elevate percentuali di probabilità: figuriamoci poi come questi processi possano ulteriormente velocizzarsi in caso di ricovero in una struttura ospedaliera estremamente contaminata dal Covid-19.
L’isolamento in casa quando è basato sulla sequenza ripetitiva del sedersi a tavola, mangiando tra l’altro in modo non adeguato, seguito dal sedersi su una poltrona, e dall’andare poi a letto, è una routine non molto lontana dal classico allettamento da malattia con effetti immunodepressivi devastanti anche da un punto di vista cardio-vascolare, respiratorio, ormonale e il più delle volte psicologico, con forme di depressione di vario genere.
I video che seguiranno a questo articolo andranno a caratterizzare le varie fasi della giornata da un punto di vista motorio e alimentare, e pur non volendo rappresentare dei dogmi potranno indubbiamente contribuire ad un rallentamento di questi meccanismi degenerativi al fine di farsi trovare in condizioni funzionali accettabili quando ci sarà il così tanto sognato momento.
Si tratterà di brevi clip utili anche a tutti coloro che hanno genitori anziani, nonni, amici e conoscenti, per incoraggiarli a non mollare assolutamente, a non lasciarsi andare, ad impegnarsi più che possono, e a convincerli di quanto siano importanti e di quanto gli vogliamo bene.