Estetica & Fitness

leggi gli articoli  Il metodo scientifico di Alfredo Stecchi

My Fair Miss - Etiquette 05



Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un aumento esponenziale di palestre e centri benessere, soprattutto di carattere privato, dove in tantissimi, di tutte le età e indistintamente di entrambi i sessi, si sono tuffati per praticare dell’attività fisica. E’ opinione comune che in Italia la frequentazione della palestra rappresenti anche un punto di incontro e di ritrovo per giovani e meno giovani, assumendo così anche un significativo ruolo sociale.


Centri Moderni


Senza nulla togliere a questo tipo di funzione, nei singoli centri esiste tuttavia la reale possibilità di poter fare attività fisica non tralasciando alcun particolare: attività di tipo muscolare per il miglioramento del tono-trofismo, di tipo aerobico, lezioni di gruppo coreografate per il miglioramento delle capacità coordinative e cardio respiratorie, allenamento per la flessibilità, per la postura, per il rilassamento psico-fisico e chi più ne ha più ne metta.

In particolare, negli ultimi tempi, è stata data giustamente attenzione alla sfera relax, con saune, bagni turchi e settori estetici per i massaggi di vario tipo. Ma la cultura del movimento, fortunatamente sempre più viva nel nostro paese, è un fenomeno che non necessariamente prevede l’utilizzo di una struttura come una palestra: anche correre in un parco o andare in bicicletta su delle piste ciclabili può essere considerato un sistema per praticare attività fisica sia in età adulta che anziana. L’importante è che l’obbiettivo sia quello del raggiungimento di uno stato di forma psico-fisico piacevole ed equilibrato.


Fitness


Sul significato terminologico della parola fitness si fa spesso confusione ed è abbastanza frequente un utilizzo improprio della parola legato all’attività fisica. Per fitness si deve intendere uno stato di forma generale legato a tutte le varie funzioni dell’organismo, in particolare di quelle in stretto rapporto con il movimento, da quella cardio-circolatoria-respiratoria a quella muscolare, da quella coordinativa generale a quella della mobilità articolare e del rilassamento. Fare fitness significa praticare dell’esercizio fisico in modo costante, ma mai eccessivo, cercando di seguire sempre le esigenze personali di ogni persona. Bisogna sottolineare che a questo genere di tendenza di fare attività fisica che ci è giunta dagli Stati Uniti con la denominazione di fitness, si sta accostando negli ultimi tempi un altro termine, il wellness: per wellness s’intende un nuovo stile di vita, rappresentato dalla pratica di una corretta attività fisica e da un equilibrata alimentazione a cui va automaticamente ad associarsi un approccio psicologico più positivo alla vita.


Wellness


Lo si può allora chiamare fitness, wellness o come ci pare, sta di fatto che l’obbiettivo è quello di raggiungere un benessere che riesca a soddisfare esigenze di tipo funzionale, di buono stato di salute generale, di tipo psicologico e perché no anche di carattere estetico. Nella popolazione che frequenta la realtà del fitness infatti, la richiesta di raggiungere un piacevole aspetto estetico risulta addirittura primaria; la volontà nel praticare movimento al fine di ridurre la massa grassa in eccesso, di possedere un fisico tonico ed elastico o di acquisire una postura più equilibrata in osservanza delle varie leggi biomeccaniche, non può allora essere discutibile in nessun caso.

La problematica legata alla sfera estetica assume un significato controverso nel momento in cui questo genere di esigenze supera i limiti del razionale e il voler migliorare il proprio aspetto estetico si trasforma in una vera e propria nevrosi. E a questo punto che dovrà subentrare la professionalità e l’etica di ogni operatore, indicando la corretta strada e sconsigliando ogni eccesso. In ogni caso, l’idea che l’attività fisica ben equilibrata ed organizzata possa avere molteplici funzioni positive su ognuno di noi sta realmente prendendo piede; a dir il vero è un bel po’ che se ne parla ma mai come in questi ultimi anni il fenomeno è diventato così tangibile da far sfiorare il numero dei 10 milioni di praticanti, dato che vent’anni fa sarebbe sembrato a dir poco utopico.


Benefici


La presa di coscienza maggiore è quella riferita alla consapevolezza di poter, con soli 3 allenamenti alla settimana di 50-60 minuti ciascuno, andare incontro a numerosi benefici.

  • Migliorare il proprio stato di salute generale
  • prevenire, nei limiti del possibile, patologie di vario genere
  • migliorare le proprie prestazioni in campo professionale e di studio
  • dare più stabilità al tono dell’umore e approcciarsi alla vita con un assetto più ottimistico
  • migliorare il proprio aspetto estetico nei limiti delle possibilità fisiologiche naturali

Tutte queste possibilità sono oggettivamente realizzabili e supportate anche da innumerevoli sperimentazioni scientifiche che più nessuno può permettersi di controbattere. Tutti gli istruttori ed operatori del fitness, devono comunque ricordare che questa professione, assolutamente affascinante, contiene delle responsabilità a volte sottovalutate o addirittura sconosciute.


Body Building Moderno

Concezione


Con il termine di Body Building moderno si vuole intendere quel tipo di allenamento e di stile di vita che si discosta da quel movimento denominato sempre Body Building (o Culturismo), nato intorno agli anni ’70, dove l’utilizzo di sostanze illecite veniva correlato ad irrazionali allenamenti e insane alimentazioni finalizzati alla crescita abnorme delle masse muscolari. Una persona che pratica Body Building moderno, oggigiorno, va alla ricerca di una equilibrata ipertrofia muscolare ed una scarsa presenza di massa grassa. Inoltre, si allena in modo organizzato e personalizzato per raggiungere un alto livello di funzionalità, non trascurando qualità fisiche come la resistenza aerobica, la flessibilità e la coordinazione.


Stile di Vita

Lo stile di vita prevede una sana alimentazione, caratterizzata in alcuni periodi da qualche incremento di impegno e, all’occorrenza dall’assunzione sporadica di qualche integratore alimentare che può effettivamente avere un significato. Gli allenamenti devono prevedere l’utilizzo dei carico anche in condizioni di instabilità, esercitazioni muscolari simili ai principi del Pilates e lavorare a corpo libero enfatizzando la fase eccentrica dei movimenti. Esiste una copiosa quantità di riferimenti letterari specifici che mettono in evidenza tutta una serie di risvolti benéfici causati dall’attività motoria con prevalente impegno neuro-muscolare. Sono state e vengono tutt’ora riferite condizioni di migliore motricità generale, di protezione articolare, di prevenzione dei processi di demineralizzazione ossea, sino a condizioni di migliori assetti del tono dell’umore.


Attività Muscolare

Una attività muscolare costante riesce ad innescare processi di natura ormonale (beta-endorfine, adrenalina, epinefrina, ecc.) che risulterebbero favorevoli a condizioni psicologiche tutt’altro che negative. Nasce spontaneo allora affermare che la volontà dell’allenamento costante e ben organizzato, se pur di natura esclusivamente muscolare e finalizzato a motivazioni di carattere estetico, risulta essere assolutamente legittima.


La scelta “natural”


Esiste una consapevolezza sempre maggiore, sostenuta tra l’altro da dati oggettivi presenti anche in letteratura, del diffondersi della cultura del doping anche nella sfera del fitness: di conseguenza, l’intento è stato quello di riuscire a trovare una risposta alternativa alla diffusione di questi comportamenti. La maggiore facilità nel raggiungimento di determinati risultati correlati ad una esasperazione del concetto di fisicità da un punto di vista estetico, hanno negli ultimi anni spinto un elevato numero di persone a far utilizzo di queste sostanze: il commercio illegale di queste sostanze ha iniziato sin dagli anni ‘80 a rappresentare un business dalle dimensioni inimmaginabili.


Doping

E’ già da diverso tempo che in Italia si sente parlare di doping nelle palestre: nel 2004 Donati aveva parlato addirittura di 300.000 utilizzatori negli ambienti del fitness. Il meccanismo che spinge una persona a fare utilizzo di determinate sostanze si differenzia in modo sostanziale da quello che si innesca nello sportivo professionista; in quest’ultimo le motivazioni trovano riscontro nel miglioramento delle prestazioni e nel recupero più immediato da infortuni e sforzi intensi. Ciò che ne consegue è un aumento della popolarità e di conseguenza anche dei guadagni.

Il rapporto causa-effetto quindi, pur essendo assolutamente condannabile, possiede un determinato significato. Quello che alla maggior parte dell’opinione pubblica risulta invece molto difficile da comprendere è il motivo che può spingere una persona ad assumere sostanze illegali senza avere motivazioni di questo genere. Si viene a realizzare una specie di dipendenza rappresentata dalla consapevolezza che senza l’assunzione di determinate sostanze non è possibile raggiungere determinati risultati, scendendo allora a qualsiasi tipo di compromesso e mettendo a repentaglio la propria incolumità fisica e mentale futura pur di vivere il presente con un corpo privo della benché minima percentuale di grasso e con masse muscolari toniche e voluminose. Ma quali sono i motivi che determinano la volontà ad assumere sostanze pericolosissime per la propria salute fisica e mentale in ambienti dove in teoria si dovrebbe praticare attività fisica esclusivamente finalizzata al benessere? Tutto è riconducibile evidentemente alla ricerca di un insano concetto di fisicità che non staremo qui ad approfondire.


Scelta Natural

Lo scopo di questa sezione è quello di riuscire a convincere che un lavoro fisico costante e soprattutto ben organizzato, associato a sane abitudini alimentari, possono essere in grado di far ottenere risultati altrettanto soddisfacenti. L’impiego di periodi di tempo maggiori e molto probabilmente anche di sforzi e sacrifici superiori, rappresenterebbero gli elementi di ostacolo maggiori per chi dovesse intraprendere la scelta “natural”.


Sovraccarichi e Prevenzione


Di sicuro, al fine di garantire l’amplificazione dei migliori benéfici e di ridurre al minimo i probabili effetti collaterali di questa attività, risulta assai determinante l’aspetto riguardante l’organizzazione di questa attività a partire dai tempi di recupero. Due-tre allenamenti molto intensi per settimana, una settimana di riposo attivo dopo 5-6 settimane di carico, 1 settimana di riposo assoluto durante le vacanze di Natale e 1 mese durante le vacanze estive, rappresentano la quantità minima di recupero indispensabile come si diceva, riferito al miglior adattamento muscolare e ai più razionali processi di riparazione. Questi processi si verrebbero a realizzare in seguito ad esercitazioni di forza massimale e submassimale e che faciliterebbero problematiche da sovraccarico funzionale.


Sovraccarico Funzionale

Con il termine di sovraccarico funzionale si vuole intendere la ripetizione di specifici gesti e movimenti, per tempi eccessivamente lunghi o con intensità elevata, capaci di determinare un effetto meccano-traumatico sulle strutture interessate, effetto che incrementa la sua azione lesiva soprattutto se non si concedono tempi di riposo necessari all’azione riparatrice (Stecchi, 2004). L’azione traumatica che si accumula nel tempo induce sui tessuti un’alterazione della componente cellulare che porta inizialmente alla flogosi: tale reazione risulta clinicamente evidente nei traumi acuti, quelli che si realizzano cioè in seguito ad un isolato ed importante evento lesivo. Nelle lesioni da sovraccarico funzionale invece, essendo minore l’intensità degli stimoli traumatici, il processo infiammatorio (almeno nella fase iniziale) assume minore rilevanza: esso viene caratterizzato soprattutto dal dolore di grado variabile, spontaneo, ovvero provocato dalle sollecitazioni funzionali.


Microtrauma cronico

Il microtrauma cronico (ripetuto) rappresenta indubbiamente il fattore patogenetico esterno più rilevante, che consiste in aggressioni di piccola entità e di frequenza molto variabile che diventano nocive e patogene per la loro troppo frequente ripetizione; si tratta in pratica di sollecitazioni che considerate singolarmente ed isolatamente risultano insignificanti per la loro intensità. Tuttavia, superati certi limiti della resistenza fisiologica dei tessuti, si trasformano in fenomeni limitanti la funzione e lesivi i tessuti: nella sostanza si viene a realizzare un fenomeno di disadattamento inteso come la rottura della possibilità di risposta compensatrice.


Prevenzione

Risulta così evidente che gli abbondanti tempi di riposo risultano determinanti quanto meno per ridurre al minimo le possibilità di infortunio da sovraccarico. Bisogna sottolineare che l’organizzazione delle varie esercitazioni deve prevedere sempre un’attenzione particolare alla biomeccanica dei movimenti, alla ricerca cioè delle esecuzioni più corrette in ottica anti-traumatica. In particolare, è necessario sempre sottolineare il principio della corretta azione specifica e del contemporaneo controllo globale del corpo: così, l’aspetto riguardante l’assetto e la stabilità del bacino è diventato argomento predominante in ogni seduta di allenamento in ottica di prevenzione della colonna vertebrale (Stecchi, 2004). L’organizzazione dell’allenamento deve inoltre prevedere un impegno finalizzato al miglioramento della mobilità articolare e praticare degli specifici riscaldamenti prima di ogni fase centrale dell’allenamento, tali da consentire le condizioni di lavoro più ottimali possibili sia in ottica preventiva che performante.


Personal Training e Life Coaching

Personal Training


Il Personal Trainer (allenatore personale) è un esperto di attività motoria che si occupa di allenamento finalizzato alle esigenze e ai desideri specifici di chi necessita di una guida. La sfera del personal training è nata come una vera e propria e tendenza. Tuttavia, col passare del tempo si è tramutata in una autentica necessità ad allenarsi con uno specialista che possa essere in grado di:

  • Valutare lo stato funzionale
  • Valutare la composizione corporea
  • Individuare le esigenze specifiche di tipo funzionale
  • Individuare le esigenze specifiche di tipo estetico
  • Saper ascoltare le esigenze psicologiche
  • Motivare ad allenarsi con entusiasmo e soprattutto costanza
  • Insegnare movimenti corretti e impostare carichi di allenamento

Life Coaching


Il Life Coach (allenatore della vita) si occupa di tutto quanto già detto a proposito del personal trainer rivolgendo l’attenzione ad aspetti che riguardano la vita di ogni persona che necessiti di una guida. Quindi, oltre ad occuparsi dell’allenamento nel suo significato Organizzare e valutare le esigenze alimentari di ognuno, dare suggerimenti sul sonno, sulle tecniche di rilassamento e in generale coordinare l’organizzazione quotidiana Mentre negli Usa questo ruolo risulta essere richiestissimo, in Italia a giusta ragione stenta a decollare per l’ampiezza delle tematiche e i contenuti delicati stessi. Tuttavia, soltanto esperti veramente preparati potranno valutare queste tematiche. L’impegno, oltre che di natura superficiale dovrà necessariamente prevedere l’interazione con soggetti sani.

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